A scuola di politica... 30 novembre
“Poche settimane fa i rappresentanti della Consulta Studentesca Provinciale si sono incontrati per parlare del futuro dei giovani studenti. La consulta è il parlamento degli studenti bergamaschi. Osservando i raduni della consulta, gli studenti che solitamente non partecipano a queste iniziative e si chiedono spesso se lo scopo principale degli eletti sia solo quello di perdere qualche ora di lezione o di fare qualche viaggetto gratis con la scusa di partecipare a dei corsi di formazione. In pochi purtroppo si chiedono come sfruttare questa occasione per poter davvero fare qualcosa per migliorare la situazione delle nostre scuole. Gli studenti solitamente hanno il brutto vizio di lamentarsi del fatto di non essere coinvolti nella vita della scuola, ma non fanno poi nulla per cambiare le cose.
Gli insegnanti poi non sono da meno. Spesso si dimostrano poco sensibili e disponibili nei confronti delle iniziative studentesche ostacolandone la realizzazione, dal momento che a loro avviso sono soltanto una perdita di tempo senza alcuna finalità educativa.
Non si può però negare che molti problemi derivano dalla scarsa comunicazione e dalla poca coscienza di cosa siano e di cosa facciano organi quali la Consulta e il Consiglio di Istituto, oltre che ad una mancanza di collaborazione, sensibilità e partecipazione da parte delle istituzioni nei confronti delle attività studentesche.
Senza contare che la consulta non ha nessun vero potere decisionale all’interno del mondo della scuola.
Ma è colpa degli studenti, incapaci spesso di darsi veramente da fare, o è colpa di docenti e istituzioni, per nulla intenzionati a delegare il loro potere decisionale al parlamento degli studenti?
Ai ragazzi de La classe, come sempre, l’ardua sentenza…
0 Comments:
Posta un commento
<< Home