...COSTITUZIONE EUROPEA ANNO ZERO, 9 Novembre

Il 29 ottobre 2005 La costituzione Europea ha festeggiato il suo primo anno di
vita. Oppure per certi versi il suo primo anno di sconfitta. Il dibattito
rimane molto acceso. E'stato solo un fatto di scarsa
comunicazione oppure è proprio la Costituzione in se che non funziona? Dai
pesanti no ai referendum si capisce come questa carta venga percepita lontana
dalla gente comune che l'ha bollata come tecnocratica, complessa, più un
problema che un passo avanti nell'unificazione. Per di più ad oggi non esiste
una linea politica estera che accomuni tutti i 25 paesi, troppo gelosi del loro
potere: in compenso l'Europa è diventata un comodo scarica barile e un capro
espiatorio per tutti i problemi dei singoli paesi. Un apparato burocratico verso il quale indirizzare le ire dei cittadini scontenti. Ma poi: chi rappresenta veramente l'Europa, colui che la governa sulla carta, cioè il presidente dell'unione Europea Jose Manuel Barroso?
La perplessità e d'obbligo se pensiamo che durante il suo mandato, il presidente ha preferito
mettere a tacere la questione chiedendo una lunga pausa di riflessione sull’argomento, e attirandosi per questo motivo le critiche della stampa internazionale. Dunque se sentirsi europei vuol dire accettare un'Unione senza poteri concreti, in continuo disaccordo in politica estera ed economica, noi non ci stiamo. Meglio allora fermarsi,
trovare soluzioni efficaci, prima di imbarcarsi in nuovi e avventurosi ulteriori
allargamenti. Qui non c'entra l'euroscetticismo, ma l'umiltà di riconoscere gli sbagli,
cercandovi rimedi: altrimenti, povera Europa! E poveri noi!